IL SEMESTRE IN FRANCIA DI GIULIA

IL SEMESTRE IN FRANCIA DI GIULIA

Intervista a Giulia, exchange student in Francia per un semestre! 

Avete in mente di partire per un semestre in Francia? L'esperienza di Giulia può esservi utile per chiarire qualche dubbio e scoprire curiosità che non sapevate! Un paese così vicino all'Italia ma con tante differenze culturali vi aspetta. State sognando di svolgere il vostro semestre o anno all'estero in Francia? Seguite i consigli presenti in questa intervista, e partite per l'esperienza migliore della vostra vita! 

  • Come ti chiami, dove ti trovi al momento e per quanto resterai?

Ciao! Mi chiamo Giulia e sto facendo il semestre all’estero in Francia, nella ragione della Bretagna, più precisamente mi trovo vicina alla città di Rennes.

  • Perché proprio la Francia?

Ho scelto la Francia perché mi incuriosiva tantissimo la cultura francese…avevo già fatto uno scambio interculturale con la mia scuola per una settimana, ma non ero completamente soddisfatta e volevo ritornare in Francia. Frequentando anche il liceo linguistico, sezione ESABAC, ho pensato che potesse essere la scelta giusta per migliorare la mia conoscenza della lingua francese: adesso posso confermare che è così!

  • Rispetto alla tua idea prima della partenza, quali aspetti hai trovato uguali e quali diversi?

In realtà, non sono partita con un’idea precisa di cosa avrei trovato, ma non appena è arrivata la mia host family, ci siamo subito messi in contatto, così da poterci conoscere meglio prima del mio arrivo! Ci scambiavamo foto, video e ci scrivevamo per iniziare a creare un legame e tenerci aggiornati. Devo dire che non mi sarei mai aspettata di trovarmi così bene in una nuova famiglia!

  • Come ti sentivi prima della partenza? Eri emozionata, nervosa o entrambi?

Sarò sincera: da quando ho saputo della mia famiglia, fino a 3 settimane prima della partenza, ero abbastanza tranquilla e non vedevo la partenza come un accadimento imminente. Quando però, ho iniziato a fare le valigie, ero super emozionata perché avevo capito che da lì a breve sarei partita davvero e che tutto stava diventando reale. Ho iniziato a fare il countdown dei giorni e a godermi gli ultimi istanti in Italia, come l’ultima pizza o l’ultimo sabato con i miei amici per 6 mesi.

  • Come ti sei ambientata e come ti trovi? Hai avuto qualche difficoltà all’inizio? Se si, come l’hai superata?

Mi sono sin da subito ambientata molto bene, sia in famiglia, che a scuola, con i miei amici e anche con lo sport…eh sì, perché pratico atletica qua in Francia, come attività extra-scolastica! Devo dire che per me è stato facile, grazie anche al mio carattere: ho grandi capacità di adattamento e non faccio fatica a cambiare le mie abitudini. L’unica difficoltà che ho affrontato la prima settimana è stata la mancanza di casa e dei miei genitori…ma è svanita quasi subito, perché la felicità di essere qui era troppa. Consiglio di non farsi prendere dalla tristezza, è solamente passeggera e la nostra Italia ci mancherà sempre un po’…ma tutto passa!

  • Durante questa esperienza, hai scoperto nuovi cibi e sapori che ti hanno entusiasmata?

Io ho scoperto un universo bellissimo di formaggi e sformati francesi che in Italia non abbiamo…sono molto contenta di questo, però devo dire che sono vegetariana, quindi non ho potuto assaggiare tante pietanze francesi che contengono la carne. Essere vegetariana qua in Francia non è assolutamente un problema, faccio una selezione di piatti che posso e che non posso mangiare, e anche in famiglia sono estremamente accoglienti e inclusivi da questo punto di vista. Il consiglio che do ai ragazzi che vogliono partire è non avere pregiudizi riguardo al cibo, di provare ciò che vi viene proposto, sapori nuovi che di primo impatto possono anche non attirarvi…assaggiare, dal mio punto di vista, è un segno di riconoscenza e apprezzamento immensa. Loro capiscono che siete abituati a sapori diversi, ma vi assicuro che apprezzeranno moltissimo il vostro tentativo di assaggiare nuovi piatti e provare sapori nuovi! Magari, troverete il vostro cibo preferito….in caso contrario, avrete fatto bella figura con la vostra nuova famiglia o con i vostri amici.

  • Quali materie stai studiando a scuola e in generale che differenza hai riscontrato rispetto alla scuola in Italia?

La scuola francese e quella italiana non hanno niente a che vedere, sono completamente diverse l’una dall’altra, già a partire dal fatto che gli studenti francesi finiscono la scuola 1 anno prima di noi italiani. Io sto frequentano il penultimo anno di liceo, reputato sia dagli studenti, che dai professori, l’anno più difficile del liceo. Durante quest’anno vengono approfondite tre materie, chiamate “specialità”, scelte dai ragazzi stessi. Le mie tre “specialità” sono: Inglese nel mondo contemporaneo, Biologia e Matematica. Ho scelto queste materie perché nel mio liceo linguistico in Italia non ho la possibilità di svolgerle (tranne matematica); in particolare, biologia mi ha appassionato moltissimo, ho scoperto un mondo nuovo riguardo questa materia e ho imparato moltissimo. La scuola finisce abbastanza tardi in generale, le ultime classi spesso terminano alle 18:00, ma questo varia da studente a studente. Si può dire però, che in generale, le lezioni si protraggono fino al pomeriggio.

  • Nella tua scuola organizzano sport o attività extra-didattiche? Tu le frequenti? A scuola a o al di fuori? Raccontaci la tua esperienza!

Col fatto che le lezioni finiscono tardi, nella mia scuola è presente un’associazione sportiva che ogni giorno propone attività diverse e gli sport sono tanti, ad esempio, nuoto, atletica, fitness, palestra, pesi, basket. Io personalmente non ho scelto di seguire le attività sportive proposte dalla scuola dalle 18:00 in poi, io svolgo atletica “privatamente”, ovvero in un club sportivo della mia città. Il corso di atletica inizia alle 19:00 e dura 1h30min, la società e gli allenatori mi hanno sempre trattata come una ragazza del gruppo e parte integrante della squadra, mi hanno accolta benissimo!

  • Quale consiglio daresti a un ragazzo che sta pensando di partire per l’anno scolastico all’estero?

Un consiglio che darei a un ragazzo che sta pensando di partire per un periodo all’estero è quello di sapere già dove voler andare e per quanto tempo, avendo già quindi un’idea chiara. Un altro consiglio è quello di sollecitare i professori di questa vostra voglia di partire: io personalmente l’ho fatto e credo che sia molto importante far sapere ai professori, soprattutto quelli di lingua, che siete intenzionati a fare questa esperienza. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di non escludere dalle vostre idee famiglie con bambini, perché in realtà i bambini sono molto simpatici e potrete creare un legame da fratelli/sorelle molto profondo.

Inoltre, vi consiglio di non sentirvi troppo con la vostra famiglia italiana, ad esempio io e la mia famiglia ci sentiamo circa 1 volta a settimana, mentre per messaggio un po’ più spesso, ma senza esagerare troppo: la mancanza si farà comunque sentire, ma siete lì per vivere l’esperienza migliore della vostra vita!

Giovedì 04 gennaio 2024

IL SEMESTRE IN FRANCIA DI GIULIA

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